Warriors: review di un 2015 da campioni

Ripercorriamo le tappe principali della strepitosa annata dei Golden State Warriors.
31.12.2015 16:45 di Sergio Cerbone   vedi letture
Warriors campioni NBA
Warriors campioni NBA
© foto di Warriors Facebook

I Golden State Warriors sono la squadra dell'anno. Campioni NBA 2014-2015 con Steph Curry come MVP della Lega e in grado di fare la storia, macinando vittorie dopo vittorie. Ripercorriamo le tappe della loro strepitosa annata.

KLAY THOMPSON 37 PUNTI IN UN QUARTO - (23 gennaio) Klay Thompson e’ diventato un ALL STAR perche’ e’ migliorato tantissimo nel ball-handling e nella capacità di finire a canestro. Ma è il suo mortifero jumper a fare "vittime" partita dopo partita. Ad accorgersi di questo sono stati i i Sacramento Kings quando il 23 gennaio (ad Oakland) Klay prende letteralmente fuoco nel terzo quarto, segnando 37 punti (9 triple) e chiudendo con 52 punti totali. >>> Clicca qui per il video.  

CURRY 51 CONTRO I MAVS - (5 febbraio) Quando Steph Curry e’ in giornata (e sono molte le volte in cui lo e') non ce n’è per nessuno. A farne le spese i Mavs. La guardia dei Warriors ha chiuso con 51 punti con appena 26 tiri dal campo. >>> Clicca qui per il video.

IL DISCORSO DI CURRY DA MVP - (maggio) Performance come quella contro Dallas sono valse a Steph il premio di MVP della stagione. Alla cerimonia di consegna del premio organizzata al Convention Center di Oakland sono stati tanti i momenti da ricordare. Introdotto da un emozionato Bob Myers (General Manager dei Warriors): “Steph è speciale, una di quelle persone che hai il piacere di avere nella tua vita. Dimenticate i tiri da tre, la parte migliore di Steph è quella fuori dal campo. Complimenti ai suoi genitori per aver cresciuto un figlio con questi principi e con questo spessore umano”. Un momento toccante quando Steph ringrazia il padre per averlo guidato a diventare l’uomo e il giocatore NBA che e’ adesso. Esilarante invece il frangente dove Draymond Green si è impadronito della scena, rubando il microfono nello spazio riservato alle domande dei giornalisti e chiedendo a Curry: “Sai, Steph….Kobe Bryant quando vinse l’MVP, regalò un orologio a tutti i suoi compagni, tu ci hai promesso qualcosa in caso lo avessi vinto. Ora che farai?”.....“Non so che marca di orologi fossero, ma vi regalerò qualcosa di meglio”, la risposta di Steph che ha reso contento Green e il resto della squadra.

PLAYOFF: LA RIMONTA CON NEW ORLEANS - Il primo turno dei playoff (dopo l’esaltante stagione regolare) vede i Warriors impegnati con i Pelicans di Anthony Davis. L’unico momento di difficolta’ Curry e compagni lo hanno in gara 3, quando raggiunsero i 20 punti di ritardo nel quarto periodo. E’ qui’ però che proprio l’MVP dei Warriors prende in mano la squadra e con un’incredibile sequenza di due triple in 7 secondi, porta i suoi all’OT e poi alla vittoria. >>> Clicca qui per il video.

RILEY SUPERSTAR - Steph Curry e’ stato l’MVP della stagione, ma tutti sappiamo chi e’ l’MVP dei playoff: RILEY. La figlia della point guard dei Warriors si e’ impadronita della scena quando il papa’ l’ha portata con sè ad una conferenza stampa post-partita. Sbadigli, balletti e l’esilarante: “Papa’ abbassa la voce” mentre Steph cercava di rispondere alle domande dei cronisti, hanno fatto di Riley un’autentica star e i suoi video su Youtube hanno fatto il boom di visualizzazioni. >>> Clicca qui per il video.

IL TITOLO NBA (giugno) - I Warriors hanno aggiustato una serie che li vedeva in svantaggio con Cleveland (2-1) vincendo le successive tre partite. Avevano tutta la pressione dalla loro parte perche’ affrontavano dei Cavs con numerosi giocatori fuori per infortunio (Irving, Love) ma riescono a vincere e a tornare campioni NBA dopo 40 anni. Iguodala è l’emblema della squadra: All-star sacrificato al ruolo di sesto uomo si mette al servizio della squadra. Non gioca mai da starter per tutta la stagione, sino a quando Steve Kerr decide con coraggio e sotto nella serie, di adottare il quintetto piccolo. Con Bogut dalla panchina e Iguodala in quintetto, Golden State vince le successive tre partite e diventa campione. Iguodala vince il premio di MVP delle finali.

LA STRISCIA DI VITTORIE - (dicembre). I Warriors hanno cominciato la nuova stagione senza Steve Kerr costretto a stare lontano dalla sua squadra per recuperare da un’operazione alla schiena subita in estate. Questo pero’ non ha impedito alla squadra, al cui timone c’e’ Luke Walton, di proseguire lo strepitoso percorso iniziato con il titolo nel giugno scorso. Guidati da un Curry inarrestabile e migliorato ancora di piu’, Golden State ha inanellato una serie di vittorie (16) che sono valse il record all-time per vittorie consecutive dall’inizio di una stagione. Il record si e’ poi fermato a 24 quando i Bucks ha battuto i Warriors a Milwakee.

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Sergio Cerbone e' l'autore di Warrior, un libro dove racconta la strepitosa cavalcata di Golden State della passata stagione. Warrior è la storia di Sergio. Ha sognato gli Stati Uniti per tutta una vita e finalmente a 35 anni ha avuto la sua occasione. "La fortuna aiuta gli audaci", dicono. Ma c'è di più, perché una volta messo piede nella terra a stelle a strisce, Sergio ha voluto fare ben altro. Il lavoro e gli amici che si stava facendo a San Francisco lo tenevano parecchio occupato, ma la sua attenzione era tutta per il basket NBA (la sua passione più grande) che finalmente era lì, a due passi da lui. Seguirla in TV però, non gli bastava. Tenacia e spirito di iniziativa lo hanno spinto a trovare il modo per "infiltrarsi" a bordo campo e raccontare la NBA da una posizione privilegiata. "Warrior" è una serie di racconti di questo suo viaggio emozionante: dalla sua prima partita sul parquet con Tim Duncan e Tony Parker, fino alle finali 2015 tra Cleveland e Golden State. E destino ha voluto che fossero proprio i Warriors a vincere, esattamente 40 anni dopo il loro ultimo successo e proprio lì, a San Francisco, dove Sergio si era appena trasferito.. CLICCA QUI PER ACQUISTARE IL LIBRO.