Cancellieri: “Complicati la vita da soli”. Portaluppi accende il mercato

Il tecnico (oggi in panchina al posto di Repesa) commenta il ko a Tel Aviv
09.03.2017 22:32 di  Fabio Cavagnera  Twitter:    vedi letture
Cancellieri: “Complicati la vita da soli”. Portaluppi accende il mercato
© foto di Alessia Doniselli

La ‘prima’ di Massimo Cancellieri da capo allenatore in Eurolega si è chiusa con la sconfitta sul campo del Maccabi Tel Aviv. Una partita sempre comandata dalla squadra israeliana, con un’Olimpia Milano quasi sempre oltre la doppia cifra di ritardo: “E’ sempre difficile giocare in questa arena, ma ci siamo complicati la vita da soli - ha spiegato il tecnico, che ha sostituito l’influenzato Repesa sulla panchina biancorossa - Siamo stati troppo alterni e poi la difesa non hai avuto continuità. Queste sono le ragioni per cui abbiamo perso, a parte le assenze”.

Il primo tempo disastroso ha complicato il tutto: “Abbiamo faticato a fare canestro, eravamo 6/25 da due, dovevamo essere più precisi nelle esecuzioni”. Nel terzo periodo (l’unico buono) è arrivata la rimonta da -23 a -6, che pareva aver riaperto la partita, ma non è bastato: “Quando siamo rientrati, abbiamo perso il controllo per un paio di possessi, dopo tutta la fatica fatta”. Ed il Maccabi ne ha approfittato per riprendere la doppia cifra di vantaggio e non soffrire più fino alla fine.

L’avventura in Eurolega si è chiusa matematicamente oggi (pur mancando ancora cinque partite), ma i biancorossi hanno ancora l’obiettivo principale da raggiungere, cioè lo scudetto numero 28. Visti i tanti problemi fisici (e non solo), ci si attende un intervento sul mercato, confermato dal gm Flavio Portaluppi: “Sta finendo la D-League e tra poco lo farà anche l’NBA, così alcuni giocatori stanno abbandonando il sogno di far parte di una squadra NBA - ha detto a Fox Sports - Qualcuno di interessante c’è, con qualche nome più caldo di altri”. Si parla anche della situazione di Gentile, appena tagliato dal Panathinaikos: “Parleremo con Alessandro ed il suo agente. C’è una parte emotiva, un rapporto che va oltre il 2017 e quello dei sei anni scorsi. Questo ci porta ad avere sempre una porta aperta”.

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