Le idee di Bertomeu: cosa aspettarsi nel futuro di Eurolega e Eurocup

Lunga e illuminante intervista del presidente di Eurolega ad AS.
01.05.2019 16:09 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Le idee di Bertomeu: cosa aspettarsi nel futuro di Eurolega e Eurocup

Stasera è in programma l’ultima gara dei playoff (la gara 5 tra Efes e Barcellona), ma l’Eurolega pensa già al futuro e lo fa con le parole del suo presidente, Jordi Bertomeu, che ha rilasciato un’interessante intervista a AS alla vigilia di una stagione importante per la competizione, visto l’allargamento a 18 squadre (con l’ingresso biennale di Bayern e Villeurbanne) e il cambiamento del calendario (inizio anticipato e fine, comprese le final four, spostata di una settimana). 

Un tema che causa problemi nella programmazione della prossima stagione, visto il torneo Preolimpico che impone la chiusura dei campionati nazionali entro il 12 giugno: “un problema che si potrebbe evitare assegnando i posti per le Olimpiadi nei tornei continentali” afferma Bertomeu “il Preolimpico è nato per permettere alla FIBA un profitto, sulle spalle dei giocatori pagati dai club”. In questo senso il presidente dell’Eurolega fa una proposta di calendario: “Otto mesi di competizioni per club, nazionali tra metà giugno e luglio, 45 giorni di vacanza e 15 giorni di precampionato con tutti i giocatori disponibili per tutte le squadre. Abbiamo fatto uno studio che evidenzia come il 60% degli infortuni nelle squadre di Eurolega capita tra ottobre e novembre, dopo che i giocatori vanno in nazionale. E questo pregiudica alcune cose buone della FIBA, come evitare che i grandi tornei coincidano con quelli del calcio, per questo penso che si dovrebbe sfruttare di più il mese di luglio”.

Lo sguardo è poi rivolto al futuro della stessa Eurolega: “Ci interessa che le squadre giochino anche nei loro paesi: le leghe nazionali sono la base territoriale e formativa del basket” afferma “e il top dell’Eurolega sono i 18 club, 24 squadre sono uno scenario impossibile. E allo stesso tempo l’obiettivo finale è quello di creare un sistema piramidale, con promozioni e retrocessioni dall’Eurocup e senza licenze fisse. All’Eurocup si accederebbe vincendo i campionati nazionali. In questo modo ci sarebbero sia stabilità che novità ogni anno, senza iniziare sempre da zero. E i territori sono sempre al centro della nostra attenzione: i balcani e la Lituania sono fondamentali, ma dobbiamo rafforzare anche il basket in paesi come Germania, Francia, Regno Unito e Italia”.