No, Steph Curry non fa male al gioco del basket

In risposta al commento di Jackson: "Curry fa male al gioco del basket". Abbiamo fatto qualche analisi...
28.12.2015 18:07 di  Sergio Cerbone   vedi letture
Steph Curry
Steph Curry
© foto di Warriors Facebook

Mark Jackson: “Steph Curry fa male al gioco del basket”. Questa la frase ad effetto rilasciata durante la telecronaca di Warriors contro Cavs nel Christmas game di venerdi scorso.

L’ex coach dei Warriors ha poi chiarito meglio cosa intendeva dire con quelle parole:

“Steph  Curry e’ fortissimo è l’MVP di questa lega. E’ un campione. Ci tengo a precisare bene il mio concetto sul perchè dico che fa male al gioco del basket. Quello che intendo è che vado a vedere le partite nelle palestre dell’high school e tutto quello che vedo è giocatori tirare da tre in transizione. Non siete Steph Curry! Lavorate su altri aspetti del gioco. Non pensate di essere dei tiratori e basta. Steph non è solo un tiratore, non è per quello che è l’MVP. Curry è un giocatore completo”.

A queste parole, ovviamente sono seguiti numerosi commenti. Lo stesso Curry, interpellato sull’argomento ha cosi’ commentato:

“Non l’ho capito bene, dovremmo parlarne di persona. Se sai tirare tira, se non sei capace non farlo e basta”.

Meno diplomatica la risposta arrivata da Bogut: “Quello che dice Jackson non e’ da prendere alla lettera, a volte fa commenti un po’ cosi…”.

Frequentando un po’ i playground della Bay Area, posso testimoniare che Curry (ma non e' una sorpresa) e’ il giocatore piu’ segito, piu’ imitato dai ragazzi di tutte le eta’. Ed e’ vero come dice Jackson che anche il gioco dei piu’ giovani ne e’ influenzato, con il “catch and shooting” a farne da padrone.

Nulla di strano e di insolito, negli anni 80’-90’ abbiamo assistito alla stessa cosa con Michael Jordan quando era il numero 23 quello da imitare sui campi da gioco di tutto il mondo.

Questo vuol dire che tutti, devono allenarsi a tirare da centrocampo? NO. E’ pero’ vero che misurarsi, provando i propri skills in situazioni nuove, e’ assolutamente una cosa positiva. Espandendo le proprie possibilita’ e allargando il proprio bagaglio tecnico fa di ognuno, un giocatore migliore. E credo che su questo, gli allenatori saranno d’accordo con me.

Cercare di tirare da 3 in transizione non sara’ quindi un problema, purche’ ogni giocatore sfrutti quelle che sono le proprie caratteristiche di gioco e le metta al servizio della squadra.

Per un ragazzino, immaginare di tirare come Curry, fare un fadeway come Jordan e mandare per terra un avversario con un cross-over alla Iverson e’ straordiniario. Se invece fossimo tutti d’accordo con il “Curry fa male al basket” di Jackson, allora impediremmo ai ragazzini di fare quello che solo loro sono in grado di fare: essere liberi di sognare un po’. Questo si, fa male.

....Be like Mike, Be like Curry…

_____________________________

Sergio Cerbone e' l'autore di WARRIOR un libro sull'incredibile cavalcata che ha portato Golden State a vincere il titolo NBA nella passata stagione e che Sergio ha avuto la fortuna di vedere da vicino. Clicca qui per acquistare il libro.