Con Fortitudo, Roma e Treviso, la Serie A ritrova parte della sua storia

Le tre neopromosse arricchiscono il contingente alla partenza del prossimo campionato, sperando che sia davvero l’inizio di una nuova era per il basket italiano.
19.06.2019 12:56 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Con Fortitudo, Roma e Treviso, la Serie A ritrova parte della sua storia
© foto di Instagram Treviso

Erano ritorni annunciati da più di un anno, dall’istituzione delle tre promozioni dalla Serie A2 e dal ritorno della A1 a 18 squadre, concepita proprio per l’obiettivo raggiunto lunedì sera: il ritorno delle grandi piazze in Serie A. Con la promozione di Fortitudo Bologna, Virtus Roma e Treviso la massima serie ritrova altre tre squadre (o città, nel caso dei veneti) che nella loro storia possono vantare scudetti, coppe e finali (o allori) europee.

La Serie A ritrova la sua storia, dopo un ventennio tutt’altro che semplice, contraddistinto da fallimenti, campionati anomali e situazioni incompatibili con la regolarità di un campionato sportivo. Lo fa al termine di una stagione tutt’altro che semplice, dove spiccano il naufragio di Torino in A, Siena in A2, Reggio Calabria in B, per non tacere di sconfitte a tavolino, penalizzazioni, caos societari e situazioni anomale, che quest’anno forse si sono fatte sentire con maggiore forza e veemenza.

Con il ritorno in A1 di tre realtà del peso delle neopromosse dalla A2, il massimo campionato ha davanti a se una irripetibile occasione mediatica (e di appeal) per ripartire e puntare verso un movimento che sia realista, sostenibile e in grado di generare interesse presso un pubblico che anno dopo anno mostra di appassionarsi sempre di più alla pallacanestro. 

Un interesse generato e osservabile nell’aumento delle presenze nei palazzetti di tutta Italia, nonostante l’inadeguatezza (talvolta inaccettabile) di alcuni impianti; nei numeri televisivi, soprattutto in quelli che testimoniano il successo dell’esperimento Eurosport Player; nell’interesse e passione attorno alla Nazionale, accompagnata nel percorso verso il prossimo Mondiale cinese da palazzetti soldout e una grande partecipazione anche sui social.

La prossima Serie A potrà quindi contare sia su alcuni grandi piazze “storiche” che su realtà (di provincia o meno) che tanto hanno fatto nella storia della nostra pallacanestro, recente o passata. Un meltin’ pot che potrebbe generare uno dei campionati più belli di sempre, al di là di quanto scritto possa essere il finale. Un’occasione, però, per la ripartenza di un movimento, forse l’unica. Non sprechiamola.