Delusioni e rimpianti, così è finita l’Europa di Milano

Un bilancio di 1-12 contro le otto migliori, ma i quarti erano comunque possibili
04.04.2015 12:02 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Delusioni e rimpianti, così è finita l’Europa di Milano
© foto di Twitter Efes

Questa volta è finita, anche per la matematica. L’Olimpia Milano ha chiuso la sua avventura in Eurolega, con la sconfitta sul campo dell’Efes: un cammino europeo inferiore alle attese, non tanto per la mancata qualificazione ai playoff (sempre comunque molto complicata), ma per il rendimento. Guardando la classifica, la squadra di Banchi ha un bilancio, tra prima fase e Top 16, di una vittoria e 12 sconfitte contro le squadre che attualmente sarebbero qualificate ai quarti di finale. Alcune delle quali piuttosto nette, senza mai aver la possibilità di vincere.

I campioni d’Italia non sono stati, dunque, all’altezza delle otto principali forze continentale e non si può dire nulla su questa eliminazione. E’ mancato il guizzo, almeno una o due imprese importanti, per dare una svolta alla propria stagione, che invece non c’è mai stata. Le speranze alla vigilia erano altre, ma l’EA7-Emporio Armani ha pagato lo scarso rendimento dei nuovi arrivati: solamente Brooks, dopo aver compreso il basket europeo, è cresciuto molto, mentre Ragland, Kleiza e James non hanno reso quanto previsto, con pochissimi lampi e tante ombre.

Restano dei rimpianti, visto che, nonostante tutto, la possibilità di conquistare il quarto posto ed andare avanti c’era comunque. Tre snodi hanno condizionato la stagione: il ‘peccato originale’ con il Nizhny alla prima giornata, il -19 a Vitoria ed il ko all’ultimo tiro con l’Efes al Forum. Tutto avvenuto in un girone d’andata sportivamente drammatico, poi l’Olimpia è cresciuta molto, vincendo tre partite e lottando anche nelle sconfitte, ma la situazione europea era già compromessa. Peccato, perché Efes e Vitoria non erano superiori ai biancorossi. Ora resta lo scudetto ed è davvero vietato fallire.

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