SL Orlando - day 1: brillano Adebayo e Kennard, a riposo gli altri

Solo due dei draftati top #20 in campo nella prima giornata del torneo che si svolge a Orlando
02.07.2017 03:00 di  Domenico Landolfo   vedi letture
SL Orlando - day 1: brillano Adebayo e Kennard, a riposo gli altri

La prima giornata della Summer league di Orlando è ricca di assenti specie dei tanti rookie, ma mostra un buon livello di intensità, grazie soprattutto alla regola "modificata" che prevede un limite di dieci falli da poter spendere per ogni giocatore. Molte delle prime scelte del draft sono rimaste ai box per problemi fisici, ma interessanti sono sicuramente di quei giocatori che la Nba l'hanno calcata in maniera più o meno buona e che con la voglia di strappare un contratto provano a mettersi in mostra. Molti anche conoscenze del nostro campionato, giocatori già firmati e non, che stanno facendo il rodaggio in vista della prossima stagione. Queste le breaking news più interessanti dalle 4 partite disputate in quello che è il centro di allenamento degli Orlando Magic.

Pur essendo assente Malik Monk, la guardia che condizionerà e non poco il mercato esterni della franchigia di His Airness, gli Charlotte Hornets battono i Miami Heat 74-67 nella gara inaugurale. Buona la prova di Graham, che chiude con una doppia doppia da 16 punti e 13 rimbalzi a dimostrazione dei progressi già dimostrati nella franchigia in canottina azzurra la scorsa stagione. Buona prova, specie per intensità e voglia, di Weber, che sta provando a ricostruire la sua carriera dopo una breve parentesi nei Warriors (17 e 4 recuperi) mentre l'altro rookie Hornets Bacon non sfigura (9). L'ex Cremona York esordisce con una tripla e poi si mostra davvero poco in vista di una chiamata futura. In casa Heat Adebayo parte tanto timido quanto rigido, ma come verticalità ci siamo, e la sua doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi lo dimostra. Okaro White è il leader di questo gruppo e potrebbe strappare un garantito visto anche ciò che ha messo in piedi la scorsa stagione: per lui alla fine 20 punti e 8 rimbalzi. Da tenere sotto i radar, anche in vista europea, la guardia Perrantes, peperino molto duttile ed il lungo Mika, molto solido ma grezzo.

Altri assenti di lusso sono quelli della sfida tra New York e Dallas, la prima senza Ntikilina, la seconda senza Dennis Smith jr, che vede prevalere i Texani 80-75. In una gara senza padroni, riflettori su Brandon Paul, che dimostra di essere un giocatore completo e di sicura prospettiva (12+6+4ast). Per la serie che Dallas e la sua presidenza non si fanno mancare nulla, anche i Mavs lanciano nella mischia un giovane ragazzo cinese, Ding Yanyuhang, ancora acerbo per potre ricevere compiuta definizione. Nella nidiata Knicks, abbastanza ondivaga come truppa, Plumlee non incide, Jaramaz, direttamente dal Mega Leks, dimostra di essere un giocatore dal buon passaggio e dalle grandi letture, pur in assenza di un tiro competente e continuo dalle distanze Nba. Sorprende Kornet, 12 punti, migliore dei suoi.

Nella sfida tra Orlando e Indiana si vede un po’ di tutto, a partire dal primo infortunato del torneo estivo, ovvero Georges Niang, che dura poco più di un minuto e scontrandosi con un compagno a terra mette male il ginocchio. Pacers vincenti 85-74 pur in assenza di TJ Leaf, con Travis Leslie (20 + 8 rimablzi in 22’) e Naz Long (16 in 22’) mattatori nella ripresa in uscita dalla panchina. Più in controllo, sempre in linea con le aspettative, Chris Johnson (9+12 rbz) e Jarnell Stokes (10+9). Nei padroni di casa c’è Isaac, ma il suo impatto da 7 punti ed 8 rimbalzi, con 2/10 dal campo è tutto da rivedere. Inizio convincente di Zimmerman, poi calato alla distanza, buon finale per Georges-Hunt. Nella franchigia della Florida militava anche Levi Randolph, fromboliere quest’anno ad Avellino, che realizza 3 punti (1/5 al tiro) in 16’.

Sfida punto a punto tra Oklahoma City e Detroit, con i Thunder che la spuntano sul filo di lana 92-91. Senza Ferguson, anche lui tenuto a riposo, va segnalata di sicuro la bella prova di Dakari Hamilton in vernice (18+10), mentre Hunter, che di solito finisce con essere il migliore dei suoi in campo mentre i Pistons macinano, si iscrive alla rosa dei potenziali oggetti del sottobosco con una mano calda e precisa: 21 punti e 7/10 dal campo, non male. Christon, play ex Pesaro, sta provando a guadagnarsi la riconferma come (finto) backup di Westbrook, mettendo a bersaglio 8 punti e altrettanti assist. Per Detroit impatto sulla squadra complessivo di Kennard interessante, col giovane che chiuderà a 16 punti una gara in cui ha saputo farsi notare. Altro ex Pesaro in campo, Nnoko, che non va a bersaglio (2 rbz) negli 11’ sul parquet.