Summer League 2017 - day 2: debutto per Leaf, Kennard e Isaac già protagonisti

Non bene i Knicks, ancor privi di Ntikilina ed Adebayo, oggi in ombra con gli Heat
03.07.2017 01:10 di  Domenico Landolfo   vedi letture
leslie
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Seconda giornata della Summer League di Orlando. Temi di mercato che si inseguono, alcuni Gm sono a bordo campo nella palestra dei Magic a vedere se estendere qualche contratto, ma l’atletismo resta lo stesso. Una seconda serie di partite che verrà ricordata anche per la saggezza in cabina di commento di Vince Carter che, al terzo timeout in 18'' su una gara con 13 punti di scarto (Orlando vs Miami) all'incredulità del telecronista spiega che comunque la Summer League è una situazione di insegnamento e i coach devono istruire a dovere la pallacanestro. Perla di saggezza che spiega un po' i punti assegnati allealla squadre per vittoria di gara (4) cui si aggiunge 1 punto per ogni quarto vinto, 0,5 se finisce in parità.


Che sia una competizione vera o che siano scrimmage come questi della Florida, i Knicks non ci fanno una bella figura, massacrati letteralmente da Detroit, che si impone 103-88, con una rotazione ridotta a soli 10 giocatori, di cui i tre della panchina Brown, Jackson e Thompson non sono altro che un intero comparto mandato via da Philadelphia. Bene il piccolo play col #55, che chiude con 12 punti e 7 assist, in una squadra che sembra già aver interiorizzato Luke Kennard, che magari sparacchia al tiro (5/13) ma chiude comunque con 14 punti 5 rimbalzi e 3 assist, che dimostrano la chiamata così alta al draft. Si ripete sulle stesse cifre della prima giornata Ellenson (14+7+4), bene anche Moreland (15). New York cerca ancora geometrie. Ntikilina è seduto in panchina, magari domani assaggerà il parquet. Sul campo si segnala Labyerie con una doppia doppia da 11 e 10 rimbalzi che fa pensare che il francesino possa strappare alla fine un contratto. Plumlee chiude a 10+9, in miglioramento ma male al tiro, Dotson, rookie da scelta #40 chiude con 13 e 4, mentre Randle si conferma leader di questo gruppo, con 16 punti e 17 tiri dal campo.


 Un primo quarto da 32-9 ammazza il derby della Florida tra Orlando e Miami. Bella prova di Isaac, che chiude con il buzzer sulla sirena dell'81-68. Per il rookie ci sono 15 e 13 rimbalzi di grande classe, Iwundu delude (5+4), così come Costello. Per Levi Randolph 2 punti e altrettanti rimbalzi in 10 minuti. In casa Heat passo indetro per Adebayo che chiude con 14 punti e 9 rimbalzi, ma sparando a salve, tant'è che ci sono minuti anche per il varesino Pelle (1 punto e 1 rimbalzo in 11'). Odum con qualche problema di infortuni, Okaro White stabile come leader del gruppo, mentre continua a impressionare Perrantes, che mette 12 punti e 8 assist e sta distinguendosi sempre in positivo.


La sfida tra Pacers e Hornets vive sulle giocate tutte da scoprire di TJ Leaf da una parte e del solito Graham dall'altra. Gara che resta equilibrata, con Indiana sempre col pallino del gioco e inerzia, con un Mckinney Jones protagonista in avvio. Per Charlotte trame più frammentate e gioco discontinuo, ma la mano di Graham e calda e si resta a galla grazie anche a Kris Joseph (8), ben uscito dalla panchina. Quando però in una gara come questa che vale poco, vedi Weber che si tuffa e protesta, si capisce davvero che tanti di questi giocatori si giocano il loro futuro e vogliono dare tutto ed il conmento del solito Vince Carter, riassume il tutto: "servono giocatori che stiano scomodi e tito facciano sudare in allenamento, i giovani non solo - riferendosi a Leaf che nel finale di gara è seduto dopo luci e ombre - devono crescre sul piano fisico e tecnico, ma anche capire che non devono sentirsi arrivati". Alla fine, la spunta Indiana 84- 77, nonostante Charlotte ci provi. Le cifre dicono Leslie top scorer con 20 punti, Leaf con 12 punti + 5 rimbalzi, Johnson e Stokes portano legna, mentre Young ispira dal palleggio con 7 assist. Per gli Hornets 12 di Weber e 18 di Graham. Buon impatto per Bacon, attivo e volenteroso (8+4 rimbalzi) e Sulaimon, che si accende nel finale.