L’Argentina celebra Nocioni e la sua Generacion Dorada

Sempre a medaglia in tutti i campionati americani dal 1999 a oggi (campioni nel 2001 e nel 2011); argento mondiale nel 2002 e 4° posto nel 2006; lo storico oro olimpico nel 2004, conquistato contro l’Italia, con l’aggiunta del bronzo di Pechino 2008 e del 4° posto di Londra 2012 e dei quarti di finale di Rio 2016.

Sono i numeri della Generazione ‘Dorada’ dell’Argentina, fondata in maniera indissolubile attorno a un incredibile e irripetibile nucleo di talento. Rio 2016 è stata anche l’ultima occasione per vedere con la maglia albiceleste due dei giocatori più rappresentativi, e il match di qualificazione al Mondiale 2019 che l’Argentina giocherà contro il Paraguay sarà l’occasione per celebrare uno dei due, il primo a ritirarsi definitivamente dal basket giocato.

Andres Nocioni ha appeso le scarpette al chiodo nello scorso mese di giugno, al termine della stagione con il Real Madrid, e lunedì prossimo vedrà il suo storico numero 13, sempre indossato nella sua carriera in Nazionale, ritirato per sempre. Un riconoscimento eccezionale per ‘el Chapu’, che arriva dopo aver disputato ben 121 incontri con la nazionale maggiore (terzo nella classifica di ogni epoca dietro a Luis Scola e Leonardo Gutierrez).

Un riconoscimento che verrà riservato, nei prossimi mesi, anche a Manu Ginobili, la cui maglia numero 5 sarà ritirata in una delle prossime finestre per le nazionali (una data potrebbe essere il 28 giugno, quando Ginobili sarà libero da impegni con gli Spurs e l’Argentina ospiterà Panama) e che indubbiamente sarà riservato in futuro anche a Luis Scola, che però non accenna a chiudere la sua esperienza internazionale: 38 anni ad aprile, ‘Luisito’ oggi gioca in Cina dopo aver chiuso la sua esperienza NBA nella scorsa stagione con la maglia dei Nets, e farà parte dei 12 della nazionale Argentina che giocheranno i prossimi match di qualificazione contro Uruguay e Paraguay.