Uragano Bol Bol all'esordio, ok Clippers, Heat, e Pelicans

Primo giorno di amichevoli, che segnano la ripartenza "ufficiosa" della lega: l'esordio del figlio d'arte stupisce tutti, si rivede Joakim Noah
23.07.2020 10:47 di Paolo Terrasi Twitter:    vedi letture
Uragano Bol Bol all'esordio, ok Clippers, Heat, e Pelicans

L.A. CLIPPERS-ORLANDO MAGIC 99-90
I "padroni di casa" dei Magic sono i primi a scendere in campo, contro i Clippers di Leonard e George. Mattatore l'ex Thunder, che chiude con18 punti con 6/13 dal campo in soli 19 minuti d’utilizzo (dietro solo ai 22 di Lou Williams); la notizia della partita però è il debutto di Joakim Noah, lanciato come titolare da Doc Rivers

DENVER NUGGETS-WASHINGTON WIZARDS 88-82 
Delle amichevoli a porte chiuse dopo tre mesi di riposo sono sicuramente il contesto migliore per sperimentare cose nuove, ma coach Malone si è decisamente lasciato prendere la mano. Quintetto altissimo per i Nuggets, con il più basso, Paul Millsap, che si attestava sui 203 centimetri, ma giocando da ala grande: mentre Jokic playmaker è solo il definitivo coronamento della naturale evoluzione del big serbo, considerate le sue doti di passatore, è stato il debutto di Bol Bol, schierato come Ala Piccola (2.18 metri d'altezza), a prendersi i riflettori della serata. 16 punti, 10 rimbalzi e ben 6 stoppate per il figlio di Manute, sono troppa roba per i rimaneggiati Wizards

MIAMI HEAT-SACRAMENTO KINGS 104-98
Bene anche l'esordio dei "vicini" di casa di Miami, che sperimentano con Dragic titolare ricavandone buone indicazioni, e godendosi la super prova di Duncan Robinson. Alla fine per lui sono 18 punti con 5/8 dall’arco, emblematico nel commentare sottolineando: “I tiratori non dimenticano mai come fare canestro”. 

NEW ORLEANS PELICANS-BROOKLYN NETS 99-68
Chiudeva il programma la sfida tra Pelicans, privi di Zion Wiliamson, e Nets, privi di praticamente tutti i loro migliori giocatori e candidati ad una permanenza decisamente fugace all'interno della bolla. 14 punti a testa di Alexander-Walker e Moore, 12 per Ingram, 7 per Niccolò Melli