Il pubblico illumina le Final Eight 2018, ma si può ancora crescere

Il commento alla quattro giorni di Firenze tra pregi e difetti
20.02.2018 13:02 di Fabio Cavagnera Twitter:    vedi letture
Il pubblico illumina le Final Eight 2018, ma si può ancora crescere
© foto di Alessia Doniselli

Lo scorso anno avevamo parlato delle Final Eight 2017 come ‘un primo passo verso risalita’, nel 2018 è stato fatto un ulteriore passo, seppur non manchino cose da migliorare. Partiamo dai lati positivi e, in primo piano, non possiamo che mettere l’affluenza di pubblico al Mandela Forum: i pienoni di sabato e domenica, l’ottimo pubblico di venerdì ed anche una discreta partecipazione giovedì (grazie soprattutto ai tifosi di Avellino), in una giornata storicamente molto complicata da questo punto di vista. Erano anni non si vedeva un’atmosfera del genere in questa manifestazione.

Pur non essendoci particolari manifesti in giro per la città, evidentemente il lavoro sul territorio è stato fruttuoso, visto che i biglietti erano stati per la maggior parte venduti, quando non si conoscevano ancora i nomi delle semifinaliste o finaliste. Dall’impianto da 5.000 posti di Rimini ai circa 7.000 di Firenze è ulteriore passo avanti: attualmente il basket italiano non può permettersi un impianto (pieno) in stile spagnolo, da oltre 10.000 posti, ma andando avanti per gradi, potrà diventare un obiettivo tra qualche anno. Da applausi il progetto legato all’inclusione, così come c’è stato qualche miglioramento nell’area di lavoro media (wi-fi funzionante e vicinanza delle varie zone media), anche se non è mancato qualche disguido, soprattutto nella gestione accrediti.

Una buona idea eliminare la gara da 3 punti e delle schiacciate, dopo il brutto format dell’anno scorso, mentre è stato un peccato non vedere riproposta la Fan Zone. Poteva essere l’occasione per avvicinare ancora di più gli spettatori e legarli al basket, al di là dello spettacolo (più per l’equilibrio che per il lato tecnico) visto in campo. Vale lo stesso per l’assenza del merchandising, come accade ad esempio ad Eurobasket o alle Final Four di Eurolega. Ma il presidente Bianchi, su nostra precisa richiesta, ha detto: “Ci abbiamo iniziato a lavorare per i prossimi eventi”. Vedremo se sarà così già a partire dalla Supercoppa del prossimo mese di settembre, dopo il flop di Forlì del 2017.