Ben Uzoh una tripla doppia NBA senza la sensibilità del braccio

L'ex giocatore di Cavs, Nets e Raptors ha raccontato la sua malattia che lo ha allontanato dal basket, nonostante un'onesta carriera NBA da menomato.
09.11.2014 16:01 di  Simone Mazzola  Twitter:    vedi letture
Ben Uzoh una tripla doppia NBA senza la sensibilità del braccio
© foto di Tulsa66ers twitter

Ben Uzoh ha giocato per New Jersey Nets, Toronto Raptors e Cleveland Cavaliers tenendo loro nascosto il fatto che non avesse sensibilità nel braccio forte che tira il pallone.
"Non sapevo se fosse diabete -ha detto Ben- ma non volevo rendere noto questo mio problema per paura che la gente mi definisse pazzo. Non lo sapeva il mio agente, non lo sapevano i medici delle mie squadre. Non lo sapeva nessuno.”
Ha giocato convivendo per anni con questo problema, poi a marzo è stato rilasciato dalla squadra di D-League i Canton Charge ed è tornato a casa sua a San Antonio per cercare di capire precisamente cosa avesse.


Si è fatto visitare dal dottor Bennett che ha trovato la giusta diagnosi ovvero un sindrome di sfogo toracico, che sono una serie di disoridini che succedono quando le vene e i nervi sono compressi dalla clavicola e dal primo osso del torace. Questo porta a una mancanza di sensibilità sia sul collo che sulle braccia, fino alle dita.
La cura poteva essere l’operazione come successo per Josh Beckett, pitcher dei Los Angeles Dodgers, ma lui ha fatto degli esercizi specifici di stretching, asssunto alcune medicine e fatto delle autopunture.
“Finalmente sapevo quale fosse la mia patologia e come curarla. E’ stato un sollievo.”
La vera particolarità di questa situazione è che in questo stato di mancanza di sensibilità, il 26 aprile 2012 Uzoh ha registrato 12 punti, 12 assists e 11 rimbalzi contro i New Jersey Nets, regalando la prima tripla doppia in undici anni a un giocatore dei Raptors.
“Nessuno poteva capirmi –ha detto- e io per sopperire a questa mancanza ho assunto un coach per cambiare la mia meccanica di tiro.”

 

Steve Hetzel, coach dei Canton Charge, è stato il primo ad essere interpellato dal giocatore per risolvere il problema. “Gli ho detto: Steve, io non posso aiutare questa squadra perché ho un problema che non riesco a comprendere.”
“E’ strano perché quando si affaticava –ha risposto Hetzel- la sua sensibilità diminuiva e cominciava a scrollarsi la mano e a tirare pugni nell’aria per cercare di riprendere sensibilità. Era giunto il momento di andare a fondo al problema.”
In quel momento Hetzel e la società hanno deciso di tagliarlo per permettergli di guarire e stare bene come persona, obbligandolo formalmente a prendersi cura di se stesso. Da quel momento è partita la trafila di cure che ora sta riportando alla normale salute un giocatore che è stato in grado di registrare una tripla doppia in NBA senza la sensibilità della sua mano forte.
The crazy story of Ben Uzoh.

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