Spunti di preseason: gli esordi di Gallinari, Wall, e Cousins

Primo giro di partite di pre season: il meglio ed il peggio delle amichevoli della notte, tra nuovi esordi, ritorni, ed altro
12.12.2020 17:38 di  Paolo Terrasi  Twitter:    vedi letture
Spunti di preseason: gli esordi di Gallinari, Wall, e Cousins

E' andata in scena nella notte la prima nottata di preseason NBA: diverse amichevoli che ci terranno compagnia fino all'inizio della stagione il 22 Dicembre prossimo. Quattro partite andate in scena, questi gli spunti più importanti:

ATLANTA HAWKS-ORLANDO MAGIC 112-116
Particolarmente sentita questa preseason per le otto squadre che non hanno partecipato alla bolla di Orlando: tra queste Atlanta, che, con un look quasi totalmente nuovo, torna in campo dopo 10 mesi. Parte dalla panchina Danilo Gallinari - un’opzione già annunciata nei giorni scorsi rispetto al suo possibile utilizzo in questa stagione: il n°8 azzurro è uno dei migliori giocatori sul parquet per impatto, autore di 14 punti in 20 minuti con 3/7 dal campo e con ben otto viaggi in lunetta. Il suo +14 di plus/minus è il miglior dato in casa Hawks - il modo più efficace per convincere Atlanta della bontà della sua scelta. La vittoria è però dei Magic, che con un Nikola Vucevic in grande spolvero, approfitta della brutta mira degli avversari. 

LOS ANGELES LAKERS-L.A. CLIPPERS 87-81
I campioni in carica iniziano con i rivali cittadini, che affronteranno anche il 22 Dicembre, ed ottengono una vittoria che afferma la qualità del mercato gialloviola, che pur senza Lebron JamesAnthony Davis, ed altri titolari, piegano i cugini. A fare la differenza ci hanno pensato i giovani: Talen Horton-Tucker ne approfitta, gioca ben 37 minuti e chiude con 19 punti con 17 tiri (!), seguito a ruota dai 18 realizzati da Kyle Kuzma. Tra i nuovi acquisti, Montrezl Harrell viaggia in doppia doppia da 13 e 12 rimbalzi, mentre Dennis Schroder gioca da point guard titolare per 24 minuti ma chiude con un solo assist a referto. Per i Clippers, i titolari quindi restano poco - e male - sul parquet, con Kawhi Leonard che mette a referto tre punti, Serge Ibaka che ne aggiunge sei e il solo Paul George a chiudere in doppia cifra con 10 - unico di tutta la squadra. 

CHICAGO BULLS-HOUSTON ROCKETS 104-125
Tantissima curiosità su Bulls (fermi da 10 mesi) e Rockets, privi di Harden e Tucker ma con Demarcus Cousins e John Wall, assenti rispettivamente da un anno e da due dai campi da gioco NBA. 35 minuti complessivi sul parquet con 16 punti a referto per il primo (7/10 al tiro) e 14 per il secondo, che ha raccolto anche cinque rimbalzi, oltre a dimostrare grande confidenza con l’ex compagno di squadra a Kentucky. Chicago dimostra di essere un cantiere aperto, con tanti problemi, aldilà della prova convincente di Coby White

DETROIT PISTONS-NEW YORK KNICKS 84-90
Anche Detroit e New York erano fuori dalla bolla, ed hanno mostrato poche note positive, leggasi la solidità di Griffin per i Pistons e l'esplosività di Obi Toppin per New York. 

PORTLAND TRAIL BLAZERS-SACRAMENTO KINGS 127-102
Ci sono grandi aspettative per Portland quest'anno, ed il buongiorno non è male, con Carmelo Anthony tirato a lucido unito alla solita classe di Lillard e McCollum. In casa Kings merita una menzione la prestazione da 23 punti e cinque triple di Buddy Hield, che ritrova il campo da titolare dopo la complicata stagione trascorsa alle spalle di Bogdan Bogdanovic.