Virtus, appuntamento con la storia: è il weekend dell'Intercontinentale

Le Vu Nere vanno a caccia di un trofeo che l’Italia non alza da più di 30 anni, pur se il formato è cambiato moltissimo di recente.
06.02.2020 17:50 di  Ennio Terrasi Borghesan  Twitter:    vedi letture
Virtus, appuntamento con la storia: è il weekend dell'Intercontinentale

Sono passati 33 anni dall’ultima volta che una squadra italiana si è potuta definire “Campione del Mondo”. Dalla vittoria dell’Olimpia Milano sul Barcellona nel 1987 nel basket europeo è cambiato semplicemente tutto, ma dopo un terzo di secolo il tricolore tornerà ad essere rappresentato nella rinnovata Coppa Intercontinentale FIBA, in programma nel weekend a Tenerife.

Merito della Virtus Bologna, che si è guadagnata il biglietto dopo la vittoria lo scorso maggio della Basketball Champions League. Dopo settimane di schermaglie politiche per la decisione di lasciare la massima competizione FIBA per approdare in Eurocup, la squadra bianconera ha accettato al volo l’invito della federazione internazionale, anche per inseguire un trofeo che ha già parlato italiano più volte in passato (3 vittorie per Varese, 2 per Cantù e 1 a testa per Roma e Milano: con 7 l’Italia è il paese dal successo maggiore nella competizione) ma mai col nome della Virtus.

È anche un modo per inaugurare un mese decisivo per la squadra di Djordjevic, attesa da una serie di verdetti che andranno a testare le buone premesse viste sinora: il ko di ieri col Partizan ha complicato il cammino in Eurocup, ma vincere in successione l’Intercontinentale e la Coppa Italia, nel giro di una settimana, darebbe nuovo slancio ai bianconeri. Che se la vedranno con tre rivali insidiose ma alla portata.

A partire dalla semifinale di domani contro gli argentini del San Lorenzo de Almagro, già partecipanti nella scorsa stagione a Rio de Janeiro. Vincitori delle ultime due edizioni della Liga de Americas, da registrare la presenza dell’ex Milano e Venezia Esteban Batista, della talentosa ed esperta guardia di passaporto giordano Dar Tucker e dei due nazionali argentini -argento all’ultimo Mondiale- Fjellerup e Caffaro. Nell’altra semifinale, invece, la presenza “esotica” è quella dei campioni dell’ultima G-League, i Rio Grande Valley Vipers (allenati lo scorso anno dall’ex Olimpia Joseph Blair). Qui i giocatori più noti sono l’ex Clippers Sindarius Thornwell e l’ex Cavs Jared Blossomgame, per una squadra che non sta vivendo una stagione positiva con 11 vittorie e ben 23 sconfitte dopo il trionfo dello scorso anno. I veri favoriti alla finale sembrano quindi essere i padroni di casa di Tenerife, già campioni di questa competizione nel 2017 e finalisti dell’ultima Champions League proprio contro la Virtus. Agli ordini di coach Vidurreta sono tre le vecchie conoscenze del basket italiano: il fresco ex Milano Aaron White e l’asse play-pivot formata da Marcelinho Huertas e Giorgi Shermadini.

A trasmettere il torneo in Italia sarà, in esclusiva, DAZN: appuntamento alle 19:30 di domani per Virtus-San Lorenzo, alle 22:00 per Tenerife-Rio Grande. Domenica le due finali.