Messina e Pioli discutono sulla “gestione di un team a distanza”

Una conversazione virtuale tra i coach di Milan e Olimpia Milano moderata dal giornalista Mauro Suma e destinata ai partner commerciali delle due società.
21.05.2020 14:00 di Ennio Terrasi Borghesan Twitter:    vedi letture
Fonte: Olimpia Milano
Messina e Pioli discutono sulla “gestione di un team a distanza”

“Gestione di un team a distanza”: ecco il titolo del tema al centro di una chiacchierata “virtuale” tra il Coach dell’Olimpia Ettore Messina e l’allenatore del Milan, Stefano Pioli, moderato da Mauro Suma, e riservato ai partner commerciali delle due società.

“Quando ci siamo fermati – ha raccontato Messina – il primo problema che abbiamo dovuto affrontare era cosa permettere ai giocatori, perché abbiamo tanti stranieri e dovevamo chiedere loro di rimanere o rientrare a casa. Fin dall’inizio, il messaggio arrivato anche dalla proprietà è stato di privilegiare la serenità emotiva dei giocatori e delle loro famiglie. Per cui li abbiamo lasciati liberi di scegliere, ribadendo che nel nostro modo di fare sport ci sono valori superiori. Il secondo tema era come mantenere la condizione fisica: abbiamo attivato preparatori atletici e fisioterapisti, abbiamo mandato materiale a casa dei giocatori e addirittura effettuato dei tutorial perché i giocatori di fatto fossero davvero allenati a distanza. Infine, la cosa bella che i nostri giocatori hanno voluto fare è stata rinunciare subito ad una parte del salario e destinarlo, attraverso la proprietà, agli ospedali di Milano: questo li ha fatti sentire parte di una città, una comunità ed è stato utile per aumentare lo spirito di aggregazione”. Stefano Pioli ha ricordato come fosse una situazione inusuale, “perché mai dei giocatori di calcio o basket si sono trovati a stare chiusi in casa per due mesi filati”.

“Abbiamo fatto scegliere ai nostri ragazzi dove trascorrere questo periodo delicato e alcuni giocatori stranieri si sono trasferiti nel loro paese – ha detto Pioli – Chi è andato fuori dall’Italia ha trovato una situazione diversa dalla nostra a Milano e ha avuto la fortuna di potersi allenare.  Io e il mio staff all’inizio abbiamo stabilito un programma senza sapere quando potevamo ripartire, scoprendo l’utilità di piattaforme web che ci hanno permesso di lavorare sei giorni alla settimana.  Abbiamo miscelato i gruppi in modo che tutti i ragazzi si potessero interfacciare e i primi minuti di ogni riunione video li abbiamo dedicati al dialogo per tenere vivo il rapporto tra di noi e approfondire la conoscenza di diverse situazioni.

Importante anche il tema del rapporto con il resto dello staff. “Come allenatore hai due squadre – dice Messina – quella formata dai giocatori e quella degli altri collaboratori. Con gli altri allenatori, ci siamo riuniti via video almeno tre volte alla settimana e sfruttato anche un’opportunità unica, quella di analizzare davvero una grande quantità di giocatori. E’ un lavoro che di solito si fa a fine stagione, un po’ affrettando i tempi, invece questa volta abbiamo potuto spaccare il capello in quattro, come avviene nella NBA perché lì hanno più tempo e staff più ampi”.

Sollecitato dai partecipanti, Coach Messina ha parlato anche di altri temi. “Un leader – ha detto – deve avere tanta energia per gestire un gruppo folto ed eterogeneo. La chiave è avere un gruppo che abbia un rapporto sano con le regole. Se devono essere ricordate continuamente allora il gruppo è malato; se non ci sono regole allora il gruppo è lo stesso malato. I giocatori guida sono fondamentali, più di un allenatore. Sono quelli che hanno il talento e la personalità per stimolare i compagni a dare di più, in determinati momenti”. Infine, su questo momento ha aggiunto: “Con i giocatori stiamo enfatizzando il mantenimento della condizione atletica e il miglioramento individuale. Obiettivi vicini e raggiungibili, porsi traguardi di squadra, in questo momento distanti, non servirebbe a nulla”.